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Domanda

Vorrei dimagrire, sono anni che faccio diete….ma invece di perdere peso, negli anni l’ho acquistato. Non so più cosa fare. Perchè non riesco a dimagrire?

Risposta

Queste parole rappresentano una delle frustrazioni più diffuse in questo periodo storico.

Al di là delle questioni estetiche, alle quali ognuno può dare un valore diverso, il fatto di tentare di perdere peso, e di non riuscirci, può avere significative ripercussioni psicologiche anche su altre sfere di vita, perché in seguito al fallimento cronico delle diete, le persone possono sviluppare un senso di impotenza, una perdita di autostima, una perdita di empowerment che si estende anche ad altri ambiti. Nei casi più gravi, il tentativo di dimagrire può determinare l’insorgenza di veri e propri disturbi, come il vomito compulsivo, la bulimia o l’anoressia.

La domanda sul perchè non si riesce a dimagrire è tutt’altro che sciocca, e porta alla luce un macroscopico auto-inganno nel quale è facile rimanere intrappolati e cioè: “la dieta è una questione di volontà”. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase, come fosse una verità assoluta? In altri termini si tende a pensare che se si vuole dimagrire basta non mangiare, ed è solo una questione di volontà.
In realtà, milioni di persone che provano a dimagrire senza riuscirci, e anzi spesso ingrassano, ci dovrebbero rendere evidente un semplice fatto: le diete non fanno dimagrire, anzi spesso sono un modo efficace per ingrassare.
Strano, paradossale ma senza dubbio reale. Perchè accade questo?
Il discorso sarebbe lungo, ma volendo semplificarlo si può dire che fare le diete è come costruire sbarramenti a monte di un fiume: all’inizio, il flusso d’acqua si riduce, ma l’acqua che ristagna a monte produce una pressione sempre maggiore che è destinata a straripare, prima o dopo, producendo un aumento travolgente del flusso d’acqua. In altri termini ciò vuol dire che le diete all’inizio producono una transitoria perdita di peso, cioè l’illusione di dimagrire, a cui segue sistematicamente il crollo con il recupero del peso perso, spesso accompagnato da un sovrappiù.
E allora?
Allora, in primo luogo, bisogna uscire dal potente autoinganno di pensare che il perdere peso sia una questione di dieta, di volontà. In secondo luogo si deve iniziare a pensare che perdere peso implica un cambiamento psicologico, un diverso assetto mentale ed è una mera questione di strategia psicologica… (a conferma basti vedere quelle persone che riescono a dimagrire, ma ci rimangono intrappolate, come le anoressiche, le quali, senza rendersene conto, nel tentativo di dimagrire hanno prodotto un radicale cambiamento psicologico, purtroppo pericolosamente disfunzionale).

E allora come fare a perdere peso?
A volte vediamo persone che riescono a produrre spontaneamente il cambiamento psicologico necessario, e riescono a perdere peso senza strazianti diete, e senza grandi sacrifici. In questo caso, non c’è ovviamente bisogno di null’altro: l’unica doverosa avvertenza a chi fa da sè, è di stare attento a non produrre un cambiamento psicologico eccessivo e disfunzionale che sfocia in un vero e proprio Disturbo Della Condotta Alimentare.
Quando non si riesce da soli, invece di continuare a passare da una dieta ad un’altra, insistendo per anni e anni nel reiterare soluzioni fallimentari, si dovrebbe iniziare a pensare che il problema va affrontato diversamente, “partendo dalla testa, e non dallo stomaco”….e a tal fine può essere utile la consulenza di uno psicologo specializzato in questi problemi. La chiave risolutiva è più semplice di quanto si possa pensare dopo anni di fallimenti delle diete, e soprattutto non richiede sforzi di volontà disumani per privarsi dei piaceri del cibo.

 

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