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Domanda

Si sente tanto spesso parlare di depressione, e non si comprende più quanto sia diventato una moda, o un modo dire, e quanto sia effettivamente una malattia. Ma cos’é dal punto di vista scientifico la depressione? E’ curabile?

Risposta

La depressione è una malattia caratterizzata da persistente tristezza e perdita di interesse nelle attività che normalmente ti piacevano, accompagnata da incapacità a espletare le attività quotidiane, per almeno due settimane. Inoltre, persone con depressione solitamente hanno molti dei seguenti sintomi: perdita di energia, cambiamento nell’appetito, aumento o diminuzione del sonno, ansia, riduzione nella capacità di concentrarsi, incapacità a prendere decisione, irrequietezza, senso di inutilità, senso di colpa, disperazione, pensieri autolesionisti e di suicidio.

Le previsioni dell’OMS stimano che nel 2030 la depressione sarà la malattia cronica più diffusa al mondo.

Il Libro bianco sulla depressione, realizzato dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, evidenzia dati piuttosto allarmanti: 4,5 milioni di persone risultano affette da questo disturbo.
Interessanti sono i dati sulla percezione della depressione: la maggioranza di un campione rappresentativo considera l’impatto della depressione assimilabile a quello di una malattia organica, e addirittura circa un quarto lo ritiene inferiore solo a quello di un tumore.
Questi dati sono importanti perchè evidenziano, ancora una volta, come sia fuori dalla realtà una certa visione che tende a sottovalutare il peso di questo disturbo, o a relegare queste sofferenze a semplici “fissazioni “non paragonabili alle “sofferenze delle malattie vere”.
Tuttavia è bene non cadere nel versante opposto, cedendo alla tentazione allarmistica di ipotizzare scenari da epidemia globale. In tal senso alcune cose vanno dette con chiarezza.

La depressione si può curare con la psicoterapia, anche in tempi brevi, e non necessità per forza di lunghi trattamenti, anche laddove è presente da molti anni.
I farmaci possono essere utili a contenere l’impatto della malattia, se non si fanno interventi di psicoterapia, ma non sono indispensabili, tanto che nelle nostre psicoterapie non vengono richiesti.

In sintesi è bene non sottovalutare la depressione configurandola come una “fissazione” o una semplice mancanza di volontà, ma è altrettanto importante non sopravvalutare la depressione, configurandola come un disturbo difficile da curare che tende a diventare cronico.

 

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