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Salve, soffro di continui attacchi di panico.
Due giorni fa e venuta a mancare una persona che conoscevo e sono due giorni da incubo,ho solo pensieri negativi pianto spasmi, come se fossi in un continuo stato si shock.
Questo evento mi sta portando ad una crisi di nervi.
Sono preoccupato. Cosa si può fare?

 

Risposta

Salve, il Disturbo d’ansia con attacchi di panico può creare stati di malessere molto intenso, che a volte arrivano anche a compromettere le funzioni lavorative, sociali e familiari. Può essere innescato da eventi critici, in soggetti predisposti, ma anche essere completamente slegato dagli eventi.

Gli Attacchi di Panico si caratterizzano per una reazione emotiva violenta e spesso improvvisa di paura, in assenza di un reale pericolo esterno. Non di rado si verificano di notte, e producono violenti risvegli, ma più frequentemente si verificano nelle ore diurne. Questa grande reazione di paura può essere accompagnata da uno o più sintomi somatici molto forti (tachicardia, sudorazione, tremiti, dolori al petto, sensazione di afissia, brividi o vampate di calore, nausea, sensazione di vertige o “testa leggera” o di imminente svenimento, ecc.). Quasi sempre l’individuo riporta paura di impazzire, di perdere il controllo  oppure paura di morire, tanto che non di rado le persone colpite finiscono in Pronto Soccorso per timore di avere un infarto in corso.
Per quanto possa spaventare chi ne soffre, gli Attacchi di Panico,  se curati, hanno prognosi positiva nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto se trattati con certe psicoterapie ( nel 90-95% si risove definitivamente il problema). La durata dell’intervento di cura può essere diversa a seconda del metodo usato: le psicoterapie brevi, sopra menzionate, arrivano alla remissione completa nel giro di un massimo di 10 sedute (ma si inizia a stare meglio fin dallla terza seduta, e non di rado l’intervento si chiude a 5-6 sedute). Non è vero che più lunghe sono le psicoterapie, più l’intervento è approfondito. La lunghezza dipende dalle tecniche usate.

Spesso chi nè soffre, pensa che la soluzione sia capire  le cause degli Attacchi di panico, per rimuoverle e arrivare ad una guarigione. In realtà le psicoterapie che vanno alla ricerca delle cause, oltre ad essere inevitabilmente molto lunghe, spesso migliorano solo  la gestione degli Attacchi di Panico, senza però riuscire a eliminare il Disturbo. Le psicoterapie brevi, invece, focalizzandosi sui meccanismi emotivi che mantengono e alimentano il Disturbo, riescono con poche semplici manovre terapeutiche a disinnescare definitivamente il meccanismo degli Attacchi di panico.

Molti consigliano l’uso di farmaci, come terapia principale o in associazione ad una psicoterapia. In realtà, va precisato che nelle psicoterapie tradizionali, quelle che vanno alla ricerca delle cause, il farmaco può essere un utile supporto per poter fare il lungo lavoro conoscitivo, mentre nelle psicoterapie brevi il farmaco non risulta necessario per ottenere la guarigione.

Va infine ricordato che gli attacchi di panico curati esclusivamente con i farmaci hanno come effetto collaterale quello di diconsolidare la vulnerabilità psicologica dell’individuo, rendendolo più soggetto a successive ricadute di Attacchi di panico. Solo laddove il soggetto non vuole fare una psicoterapia, oppure fa una psicoterapia che non da risultati positivi, la terapia farmacologica può essere un utile strumento per limitare i danni e circoscrivere la disfunzionalità.

Cordiali saluti

 

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